Chi è il dottore commercialista?
Prima di spiegarvi come iscriversi all’ordine dei commercialisti partiamo con una definizione base. Il dottore commercialista è un professionista esperto in commercio, finanza, fisco, ragioneria e management. Affianca altri professionisti, aziende, artigiani e privati cittadini nel disbrigo di pratiche legate alla contabilità e fornisce assistenza economica e fiscale. Il commercialista effettua perizie e consulenze per indirizzare il proprio cliente verso la scelta più vantaggiosa e trasparente.
Per esercitare la professione di commercialista è necessario iscriversi all’albo professionale. A partire dal 1 gennaio 2008 sono stati soppressi il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e quello dei ragionieri e periti commerciali ed è stato creato un ente unico pubblico ma non economico chiamato Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Questo consiglio avrà delle dislocazioni territoriali dove confluirà l’albo diviso in due sezioni:
– A: riservata ai commercialisti;
– B: revisori contabili.
A seconda della propria formazione è possibile rientrare in una delle due sezioni, ma quali sono le condizioni per iscriversi all’ordine dei commercialisti?
Come iscriversi all’ordine dei commercialisti?
Il titolo di dottore commercialista è attribuito soltanto a chi rientra nella sezione A dell’Albo. L’iter per l’iscrizione all’ordine dei dottori commercialisti è molto articolato e costituisce il completamento di un percorso che inizia al momento della scelta della facoltà universitaria. Possono accedere alla procedura tutti coloro che hanno conseguito una laurea di secondo livello in Scienze dell’economia (64/S) o Scienze economico-aziendali (84/S) oppure una laurea equiparata secondo l’ordinamento previgente.
Primo Approccio Alla Professione
Il primo approccio alla professione avviene attraverso il tirocinio che ha una durata di tre anni. Le competenze teoriche maturate sui libri trovano in questa fase un riscontro pratico e vengono applicate a casi concreti. Ciascun Ordine territoriale dispone anche di un registro dei tirocinanti dove viene annotato anche questo periodo di formazione svolto presso lo studio di un dottore commercialista iscritto alla stessa sezione. Il tirocinio può essere svolto anche durante il biennio di laurea specialistica. Questa procedura che favorisce un più rapido accesso alla professione viene regolata anche da appositi accordi stabiliti tra l’Ordine dei commercialisti e le università.
L’abilitazione vera e propria richiede il superamento di un esame specifico.
Coloro che rientrano nella sezione A possono amministrare e liquidare aziende e singoli beni, svolgere perizie e consulenze, verificare l’attendibilità dei bilanci, svolgere la funzione di sindaco e revisore nelle attività commerciali di interesse pubblico. Le altre funzioni dei dottori commercialisti iscritti alla sezione A sono enumerate nel decreto legislativo emanato nel giugno 2005. I dottori commercialisti iscritti all’albo hanno anche dei doveri nei confronti dell’Ordine territoriale. Prima di iniziare a svolgere la professione devono aprire una partita IVA con codice attività di Dottore Commercialista 692011 (ex 7412A) ed iscriversi alla Cassa entro sei mesi dalla maturazione dei titoli richiesti. Per i primi tre anni, i neo dottori commercialisti godono di un regime contributivo agevolato.
Svolgere la professione di dottore commercialista
La professione di dottore commercialista è una delle più richieste nel panorama attuale e implica obblighi e responsabilità. Alla fine del percorso universitario, dunque, bisogna imparare la professione sul campo attraverso un tirocinio obbligatorio. L’esame abilitante costituisce l’ultimo step verso il raggiungimento dello status professionale. Solo dopo aver concluso tutta la prassi è possibile fregiarsi del titolo di dottore commercialista.